NCC e la guida autonoma

Ovviamente, la tecnologia fa sempre parlare: quando non sono macchine elettriche, si parla di guida autonoma, di robot che ci assisteranno nelle nostre azioni quotidiane, e che probabilmente, ci condanneranno ancora di più ad un vita (purtroppo) più passiva: in un futuro ci sarà qualcuno che ragionerà per noi.

Senza fare scenari troppo pessimistici, ti ricordi di aver letto un articolo di Paolo Attivissimo (consiglio vivamente di seguire la sua mailing-list) e ti accorgi che puoi dormire tranquillamente per tantissimi anni.

https://attivissimo.blogspot.com/2021/06/perche-la-guida-autonoma-e-cosi.html

Ma non è soltanto una questione di apprendimento, è proprio un discorso diverso: come potrà essere un servizio NCC fatto da robot e macchine a guida autonoma di livello 5? 

Come ci potrà essere quella interazione anche semplice, nello scambiare due chiacchiere con un cliente che magari non vedi da tanto tempo?

Arriverà un mezzo qualsiasi, guidato da nessuno, si aprirà lo sportello, fatte le opportune verifiche sull’identità, salirai in macchina, solo (tanto avrai accanto il tuo telefonino, per cui sarai ancora più solo) e sarai accompagnato a destinazione. 

Come cliente, vorrei una persona che mi riconoscesse quando arrivo a Fiumicino, o che mi chiedesse dei figli, come va il lavoro, oppure confrontarmi (come è successo recentemente con un cliente sindacalista), sull’attuale situazione del Green pass e obbligo vaccinale. 

Vorrei qualcuno che mi aiutasse con i bagagli, e che magari si fermasse un attimo in farmacia o lungo il percorso, per comprare qualcosa al supermercato. Si!, succede, molto spesso.

Questo per me è il servizio NCC: Ti aspetto!